Una serie crime riapre per la prima volta le indagini su 11 omicidi irrisolti, tutti accaduti “nell’isola felice” di Udine, in Friuli, a partire dal 1971. Tutte donne che si aggiravano per le strade di notte, da sole, spesso prostitute, drogate o alcolizzate: facili prede per un maniaco sessuale o un assassino. Sono state prima scannate, pugnalate o strangolate e poi abbandonate nude ai bordi dei campi come immondizia. In pochi sanno, ma dietro questa sanguinosa serie di omicidi potrebbero nascondersi uno o due serial killer, la cui identità non è mai stata rivelata. Il “mostro di Udine” ancora oggi, infatti, non ha un nome, non ha un volto, eppure potrebbe essere ancora vivo, senza aver mai pagato per quello che ha fatto. I metodi e le tecnologie impiegate allora durante le indagini sono completamente superati.
Un “investigatore” (o una coppia di “investigatori”) si mette sulle tracce dell’assassino, analizza attraverso le nuove tecnologie i reperti ancora disponibili, va a caccia di nuove testimonianze e indizi mai raccolti. Incontra e intervista i figli e le figlie delle vittime, conoscenti che non hanno mai parlato prima d’ora davanti alle telecamere e ricostruisce tutti i casi da un nuovo punto di vista, grazie alla collaborazione di poliziotti, carabinieri, magistrati e giornalisti che si erano occupati allora di questi delitti ed esperti scienziati forensi che approcciano le indagini oggi, per la prima volta.

Titolo
Il mostro di Udine
Anno
2020
Regia
Matteo Lena
Sceneggiatura

Matteo Lena, Francesco Agostini, Carlo Altinier

Fotografia

Christian Alberini

Il mostro di Udine

di Matteo Lena

Ascent Film s.r.l. 2020